about malcolm
La pesa delle anime Weighing of Souls
La pesa delle anime
La corrispondenza fra peso e merito, quando si tratti di giudicare i morti, risale almeno all’antico Egitto: nell’oltretomba il cuore si pesava su una bilancia insieme a una piuma che rappresentava Ma’at, dea di verità e giustizia. I cuori che pesavano piú della piuma di Ma’at erano respinti e divorati da Ammit, il mangiatore di anime.
Nella tradizione cristiana l’arcangelo Michele pesava le anime dei morti, rappresentate da personcine nude, su una bilancia che teneva in mano.
La prima volta che ho visto usare le stadere è stato in Italia, al mercato. Quando ho cominciato a vedere vecchie stadere in vendita mi è sembrato naturale usarle per un’installazione. Poiché non volevo rappresentare letteralmente l’anima o il cuore, ho sviluppato una forma che mi è familiare, il trapezoide, una componente di molte mie sculture. È anche una forma che si può facilmente ripetere in diverse misure e proporzioni. Il punto di partenza dell’installazione è la pesa delle anime, ma è principlamente l’aspetto estetico che m’interessa: la combinazione di peso e di equilibrio, la sospensione, il punto oltre al quale il contrappeso scivola giú.
Weighing of Souls
A correspondence between weight and merit, when it comes to evaluating the dead, goes back to ancient Egypt: a heart would be weighed on a balance against a feather. The action took place in the Duat, the Underworld. The feather represented Ma'at, the goddess of truth and justice. Hearts weighing more than the feather of Ma'at were rejected and eaten by Ammit, the Devourer of Souls.
In the Christian tradition the archangel Michael uses a steel balance to weigh the souls of the dead, represented as little naked people.
I first saw people using steel balances on some Italian markets. When I started coming across old balances for sale, they seemed an obvious thing for me to use for an installation. Not wanting to make a literal depiction of a heart or soul, I developed a form, which was familiar to me––the trapezoid, which appears as a component in many of my sculptures. It is also a shape that can be repeated, scaled up or down. The installation has the weighing of souls as its starting point, but my main consideration is the aesthetic feel of the work and the combination of weight and balance, of suspension, of there being a tipping point of sorts––the weight representing the soul is in the balance.
La corrispondenza fra peso e merito, quando si tratti di giudicare i morti, risale almeno all’antico Egitto: nell’oltretomba il cuore si pesava su una bilancia insieme a una piuma che rappresentava Ma’at, dea di verità e giustizia. I cuori che pesavano piú della piuma di Ma’at erano respinti e divorati da Ammit, il mangiatore di anime.
Nella tradizione cristiana l’arcangelo Michele pesava le anime dei morti, rappresentate da personcine nude, su una bilancia che teneva in mano.
La prima volta che ho visto usare le stadere è stato in Italia, al mercato. Quando ho cominciato a vedere vecchie stadere in vendita mi è sembrato naturale usarle per un’installazione. Poiché non volevo rappresentare letteralmente l’anima o il cuore, ho sviluppato una forma che mi è familiare, il trapezoide, una componente di molte mie sculture. È anche una forma che si può facilmente ripetere in diverse misure e proporzioni. Il punto di partenza dell’installazione è la pesa delle anime, ma è principlamente l’aspetto estetico che m’interessa: la combinazione di peso e di equilibrio, la sospensione, il punto oltre al quale il contrappeso scivola giú.
Weighing of Souls
A correspondence between weight and merit, when it comes to evaluating the dead, goes back to ancient Egypt: a heart would be weighed on a balance against a feather. The action took place in the Duat, the Underworld. The feather represented Ma'at, the goddess of truth and justice. Hearts weighing more than the feather of Ma'at were rejected and eaten by Ammit, the Devourer of Souls.
In the Christian tradition the archangel Michael uses a steel balance to weigh the souls of the dead, represented as little naked people.
I first saw people using steel balances on some Italian markets. When I started coming across old balances for sale, they seemed an obvious thing for me to use for an installation. Not wanting to make a literal depiction of a heart or soul, I developed a form, which was familiar to me––the trapezoid, which appears as a component in many of my sculptures. It is also a shape that can be repeated, scaled up or down. The installation has the weighing of souls as its starting point, but my main consideration is the aesthetic feel of the work and the combination of weight and balance, of suspension, of there being a tipping point of sorts––the weight representing the soul is in the balance.